Argento colloidale

Argento colloidale

L’argento in generale, è un composto chimico con note proprietà antibiotiche storicamente conosciuto per la sua utilità nel contrastare infezioni batteriche, virali e fungine.
Con l’avvento della penicillina e poi degli antibiotici,  è caduto in disuso, anche perchè fortemente ostacolato dalle case farmaceutiche dato che poteva essere prodotto abbastanza facilmente anche da piccoli laboratori o addirittura da ricercatori indipendenti.

Tuttavia, di recente, a seguito delle polemiche sugli antibiotici e sulla resistenza che molti microrganismi evolvono rispetto a tali farmaci, ha ripreso a svolgere la sua funzione come antibiotico naturale e trova grandi riscontri soprattutto nel settore della medicina alternativa, nonostante la sua sicurezza di impiego nelle pratiche curative sia spesso messa in discussione da critiche molto opinabili e studi non indipendenti.

Esistono diverse tipologie di argento e secondo il procedimento effettuato (plasma, elettrolisi, laser), per la sua preparazione ha  caratteristiche ed effetti differenti e possiamo ottenere:

Argento Ionico

Argento Colloidale

Argento colloidale incapsulato.

Capire le differenze, tra ionico e colloidale.
Ambedue le preparazioni, solitamente vengono effettuate principalmente attraverso elettrolisi, partendo dall’elemento chimico puro (almeno 99.9%) immerso tramite due barre che fungono da elettrodi, in acqua distillata o preferibilmente bidistillata.
Applicando una determinata corrente che passa da un’elettrodo positivo ad uno negativo attraverso l’acqua in cui questi elettrodi d’argento sono immersi si ottiene il distacco di alcuni ioni. Se la densità di questi ioni è eccessiva (oltre 11 ppm) le particelle tendono a ricollegarsi formando macroparticelle poco gestibili dall’organismo.
Se invece le particelle distaccate sono in dimensioni nanometriche sono più stabili quindi non si aggregano tra loro, sono più efficenti e non hanno bisogno di essere filtrate dall’organismo ma vanno subito ad eseguire il loro lavoro nelle cellule.
E’ noto che sia l’argento colloidale che ionico anche in concentrazioni molto basse, possano inibire la crescita dei microrganismi patogeni in modo molto selettivo.

I prodotto può essere utilizzato sia per via esterna (uso topico), che somministrato per via interna tramite ingestione. Infatti è venduto sotto forma di creme, gel, o altri prodotti ad uso cutaneo, ma anche come spray inalatori, o flaconi da bere.

In commercio, si trova sia l’argento colloidale (puro, cioè totalmente colloidale) propriamente detto, che l’argento colloidale ionico (ionico con piccola parte di colloidi). Quest’ultimo è un oligoelemento a base di argento puro, ottenuto per elettrolisi con acqua distillata. La concentrazione nel preparato ionico viene espressa in parti per milione, abbreviata in ppm (1 ppm corrisponde a 1 mg di argento per litro).

 

Dal punto di vista legislativo, in alcuni paesi Europei, l’argento colloidale non è considerato un farmaco, viene invece normato come integratore alimentare ed i suoi impieghi come rimedio naturale spaziano dalla cosmetica alla disinfezione degli impianti industriali.

Uso Interno e Sicurezza:
Dose di Riferimento (RFD): Secondo l’Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti, la dose di riferimento per l’assunzione orale di argento è di 5 µg/kg/die (0,005 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno). Questo significa che un uomo di 80 kg può assumere al massimo 40 ml di un prodotto con argento colloidale a concentrazione di 10 ppm, mentre una donna di 50 kg può assumere 25 ml. Per un prodotto a concentrazione di 20 ppm, le dosi massime sarebbero rispettivamente 20 ml per un uomo e circa 12 ml per una donna.
Normativa Europea: In Europa, compresa l’Italia, non esistono specifiche norme riguardanti l’argento colloidale per uso interno. Tuttavia, in molti stati mondiali, l’argento colloidale è commercializzato come integratore alimentare per uso interno.
Qualità e Sicurezza: Se il prodotto è di alta qualità, validato e certificato come sicuro ed atossico, non vi sono particolari controindicazioni. Tuttavia, è sempre consigliabile evitare l’assunzione in caso di allergie.
Dosaggio:
Attualmente in Italia l’argento colloidale non è considerato ne un farmaco ne un integratore alimentare e quindi può essere commercializzato solo come prodotto per uso esterno (topico) classificato quindi come “cosmetico”.

Perché il prodotto sia efficace, non sempre occorre che abbia un ppm elevato (grandi concentrazioni di ioni di metallo). Ma l’importante è che le dimensioni delle particelle di argento disperse siano di piccole dimensioni e il loro potenziale elettrico (potenziale z) sia elevato. Quindi, più piccole sono le particelle di argento e più il prodotto è efficace.

I prodotti venduti col nome di “argento colloidale” possono essere raggruppati in due principali categorie:

argento ionico in soluzione.
Argento colloidale (vero e proprio).
L’argento colloidale, sebbene possieda caratteristiche curative, in Europa non è ritenuto un farmaco e viene utilizzato principalmente per uso topico, anche se non ci sono divieti di somministrazione interna.

Dovrebbe essere composto da nanoparticelle e si può trovare in gocce, o in erogatori spray, a concentrazioni comprese tra 10 e 50 parti per milione (ppm).

Invece, la forma ionica è una sospensione di particelle dotate di cariche ioniche positive, con una concentrazione che varia da 10 a 20 ppm. Talvolta, a questa sospensione, vengono aggiunte proteine a scopo stabilizzante.

Argento colloidale: chimica
Dal punto di vista chimico, l’argento colloidale è un colloide.

Per definizione, un colloide, o sistema colloidale, è una miscela con caratteristiche intermedie tra la soluzione e la dispersione. La fase solida (ossia la sostanza disciolta) ha dimensioni comprese tra 1 – 500 nm, mentre la fase liquida, detta disperdente, è particolarmente abbondante.

Nel caso del sistema colloide – argento colloidale, le particelle d’argento costituiscono la fase solida, mentre la fase liquida è rappresentata da acqua depurata:

demineralizzata.
Distillata.
Bi-distillata.
Le particelle d’argento che costituiscono la fase solida sono di dimensioni, appunto, nanometriche. Sono disperse nel liquido a concentrazioni che variano dai 10 ppm (parti per milione), fino ad arrivare ai 50 ppm.

Argento colloidale: come agisce
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato il ruolo attivo dell’argento colloidale nell’eliminazione di batteri e virus.

La sua efficacia dipende da alcuni parametri, quali dimensioni e concentrazione delle particelle di argento nella soluzione acquosa. Quando le particelle di argento vengono a contatto con fluidi, come i liquidi corporei, rilasciano ioni di argento.

Sono questi la parte biologicamente attiva dell’argento colloidale, perché capaci di legarsi alla parete cellulare di batteri e virus con un effetto tossico.

Infatti, queste particelle hanno alta affinità di legame con elementi chimici carichi negativamente, come zolfo e fosforo, abbondanti sulle membrane cellulari dei microrganismi.

Grazie a questa affinità, le particelle di argento sono in grado di interagire con le proteine di membrana e svolgere la loro azione citotossica all’interno della cellula mediante due principali meccanismi d’azione:

DANNO METABOLICO – Interazione a livello di membrana. Le particelle d’argento interagiscono con i gruppi funzionali carichi negativamente a livello di membrana, alterandone l’equilibrio elettrochimico, che è alla base dei meccanismi di trasporto ionico. Questa funzionalità alterata può determinare la produzione di acqua ossigenata (H2O2), che provoca la morte del microrganismo.
DANNO DIRETTO – Interazione con il materiale genetico (DNA/RNA).
Una volta entrate nella cellula batterica attraverso la membrana cellulare, le particelle d’argento sono in grado di andare a danneggiare il materiale genetico del microrganismo, provocandone la morte.

Ecco uno schema delle proprietà e dei benefici dell’argento colloidale:

*Proprietà dell’argento colloidale:*
1. Antibatteriche
2. Antivirali
3. Antifungine
4. Rafforza il sistema immunitario
5. Favorisce la rigenerazione dei tessuti

*Benefici e utilizzi:*
– Combatte infezioni delle vie respiratorie come raffreddore, influenza, mal di gola e bronchiti.
– Può essere assunto per via interna in gocce o spray, o per uso esterno come crema o gel.
– Utilizzato per la sanificazione di ambienti di lavoro e delle acque.

*Utilizzo topico:*
– Utilizzato per curare o prevenire infezioni delle cavità nasali e gengivali, nonché infezioni dell’occhio e della congiuntiva.
– Utilizzato nell’industria cosmetica per preparare creme o unguenti per contrastare infezioni delle orecchie, micosi delle unghie, herpes, acne e altre problematiche cutanee.
– Azione lenitiva per alleviare fastidi come scottature solari, prurito, pelle secca, punture di insetti, dermatiti da pannolino, irritazioni della pelle da depilazione e emorroidi.

*Usi in medicina:*
– Utilizzato per rivestire strumenti medici come cateteri, cerotti, mascherine, camici e attrezzatura da sala operatoria per minimizzare i rischi di infezioni.

*Modalità d’uso:*
– Uso topico: disponibile in forme di creme o gel da applicare sulla zona interessata.
– Uso interno: disponibile in forma di spray da nebulizzare a livello delle mucose (naso-gola) e in forma di gocce da assumere per via sublinguale.

Spero che questo schema sia utile! Fammi sapere se hai bisogno di ulteriori informazioni.
A livello legislativo, l’argento colloidale, ad uso interno, viene normato come integratore alimentare. Non sono stati stabiliti dei valori soglia oltre il quale questo composto possa rappresentare un rischio per la salute (upper limit).

Ad ogni modo, le linee guida riportate dallo studio dello United States Environmental Protection Agency suggeriscono una dose di riferimento (RFD) pari a:

5 µg di argento per kg di peso corporeo al giorno = 5 µg/kg/die.

Si consiglia di preferire formulazioni contenenti particelle d’argento di piccole dimensioni e cariche positivamente per evitare l’accumulo del metallo nei tessuti e consultare il proprio medico prima di assumere tale rimedio.

L’argento colloidale è stato testato in laboratori di analisi microbiologiche ed è stato confermato come inibitore di crescita per molti batteri patogeni, tra cui Klebsiella pneumoniae, Escherichia coli, Staphylococcus aureus, S. epidermidis, Bacillus cereus e Proteus vulgaris. In laboratorio è possibile determinare la Concentrazione Minima Inibente (MIC), cioè la dose minima efficace di antibiotico in grado di inibire la crescita dei microrganismi indagati, anche per l’argento colloidale.

La MIC è specifica per ciascuna coppia ceppo batterico-antibiotico. Uno dei metodi più utilizzati per calcolarla consiste nel posizionare, al centro di un terreno di crescita, un disco imbevuto della sostanza con azione antibiotica. Questa si diffonde in modo radiale nel terreno di coltura, a concentrazioni tanto più basse quanto più ci si allontana dal disco, delineando una zona di inibizione di crescita, ossia un’area sul terreno di coltura in cui non vi è crescita di microrganismi.

La concentrazione di antibiotico presente sulla linea di confine tra crescita e inibizione di microrganismi corrisponde alla MIC.

Possibili controindicazioni ed effetti collaterali
Bisogna tenere conto della capacità delle particelle d’argento di interagire con il metabolismo di alcuni farmaci
e la possibilità di eventuali reazioni in caso di allergia.

Insorgenza di argiria. Effetto collaterale rarissimo possibile in caso l’argento non sia stato prodotto in nanoparticelle ma in particelle di grandi dimensioni e dopo un’assunzione smoderata per moltissimo tempo che consiste nella colorazione bluastra della pelle, dovuta al deposito di sali d’argento nello strato sotto-epiteliale e, successivamente, mucose, unghie, congiuntiva, cornea, ed organi interni.
Tossicità e insufficienza epato-renale.

 

Argento colloidale incapsulato:
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